giovedì 17 novembre 2016

VILLA CUSANI - CARATE BRIANZA




 

Inizialmente costruita come castello medioevale, fu trasformata dalla nobile famiglia milanese dei Confalonieri in villa residenziale.

Le origini

La costruzione si trova in posizione rialzata, dalla quale si può godere di un'ampia veduta sulla valle del Lambro. A motivo della posizione strategica, era presente già nell'anno mille un edificio fortificato, distrutto dall'imperatore Federico Barbarossa durante la campagna contro la città di Milano.

Architettura

La villa presenta la caratteristica pianta a "U". Al centro si apre un sobrio portico di epoca cinquecentesca, retto da colonne doriche che sostengono un architrave rettilineo. La torre di nord-ovest è quanto resta della struttura medioevale incorporata nella villa. Da essa si diparte un armonioso giardino all'italiana. 
Di origini castellane, spiegabili anche con la posizione dominante sulla valle del Lambro, villa Cusani di Carate Brianza venne costruita a partire dalla prima metà del Seicento, con interventi nei due secoli successivi che l'hanno portata alla conformazione attuale. 
Caratteristici della villa sono la torre e il portico colonnato che si apre verso l'oratorio di Santa Maria Maddalena, interessante edificio religioso della fine del Quattrocento. 
La villa, di proprietà comunale, ospita la biblioteca civica ed è circondata da un vasto parco.
Il piano cantinato presenta ambienti voltati messi in comunicazione attraverso un passaggio ad arco a sesto acuto e una ghiacciaia circolare posta a ridosso della torre.
Le facciate hanno finestre prive di cornici, posteriori a quelle dell'originario fortilizio caratterizzate da archi a sesto acuto in laterizio. Rimangono ulteriori tracce evidenti nel coronamento del mastio, dove i merli in laterizio, riemersi dopo l'ultimo restauro, raccontano delle diverse fasi costruttive e della lontana origine di parte ghibellina.
Gli ambienti interni conservano l'atmosfera del passato, anche con vigore nonostante le spoliazioni. Risalgono ai primi anni del XVII secolo i saloni con camini scolpiti di pietra, accanto ai quali sono mantenuti i soffitti a passasotto, i pavimenti in cotto, alcuni arredi d'epoca e gli arazzi.



La facciata della Villa

I giardini all'italiana

MONITORAGGIO OASI BELVEDERE


Il giorno 20 ottobre 2016, noi ragazzi di Bellezza KM0 siamo andati
all'oasi Belvedere per valutare le condizioni dell'area e
segnalare quindi all'Amministrazione comunale eventuali problemi o
comportamenti irrispettosi verso l'ambiente.
Giunti all'oasi, abbiamo notato subito che la fontanella era malconcia e da
ripitturare; c'erano anche molte cartacce per terra e la cosa che ci ha soprattutto stupito
è che abbiamo trovato contenitori di plastica oltre la recinzione, sistemati in modo tale
che sembravano resti di un bivacco.
La staccionata, in alcuni punti, era traballante; l'acqua del laghetto, in cui vivono animali come
papere, cigni, tartarughe e alcuni pesci, era sporca e stagnante; alcune panchine, benché appena cambiate, erano sporche e avevano scritte fatte con la bomboletta spray; la recinzione di legno del gioco delle bocce era malandata.
Poiché noi ragazzi di Bellezza KMO siamo i custodi dell'Oasi Belvedere,
abbiamo prontamente segnalato il tutto all'Amministrazione e ci impegneremo
presto a provvedere alla manutenzione dell'area.
Tommaso E., Andrea M. , Raffaele U.
Il Team di BKm0



 


giovedì 3 novembre 2016

LA TORRE CAMPANARIA DI ALBIATE


La torre campanaria di Albiate è la testimonianza di una struttura originaria della chiesa parrocchiale intitolata a San Giovanni Evangelista, che risale al 1280.
Non era considerata di pregio artistico: era una chiesa semplice, a due navate, con pavimenti ed infissi alla buona, coperte da un tetto di tegole. In più versava in condizioni di fatiscenza e incuria, tanto che la comunità di Albiate fu rimproverata dal cardinale Carlo Borromeo, al termine di una visita pastorale del 1578.
Dopo aver ricevuto ordine di riparare la chiesa, la comunità albiatese fece costruire un'ulteriore navata a completamento delle due già esistenti.
Purtroppo in seguito, la chiesa fu lasciata di nuovo soccombere al degrado, tanto che due secoli dopo la Curia ne propose l'abbattimento ed il trasferimento delle funzioni di parrocchia al Santuario di San Fermo, sempre ad Albiate.
A fronte di questa misura drastica, gli albiatesi, motivati dal parroco Dionigi Motta, progettarono i lavori di ristrutturazione, che ebbero luogo tra il 1780 e il 1783.






IL CAMPANILE

 

Costruito interamente in pietra, svetta possente dall'alto dei suoi 35 metri, mentre la base quadrata ne misura lateralmente 4. Le prime costruzioni del campanile risalgono alla prima metà del XI secolo.
Da principio, sulla torre campanaria c'era un’edicola votiva, demolita nel 1858. Fu temporaneamente sostituita da una copertura a tegole. Nel 1906 venne realizzato l’attuale coronamento merlato, celebrato con un banchetto offerto da Bernardo Caprotti, l'allora sindaco di Albiate. Al banchetto furono invitate tutte le persone (oramai anziane) che, quasi cinquant'anni prima, avevano assistito alla demolizione dell'edicola votiva.
Nel castello campanario sono alloggiate cinque campane. Le prime tre, più piccole, risalgono al 1832 e sono intitolate ai santi Fermo e Rustico. Una quarta campana venne posta nel 1881 ed è dedicata alla Regina del Rosario, mentre la campana maggiore, intitolata a San Giovanni Evangelista, fu installata nel 1882.
Il 23 luglio 1942 le due campane più grandi furono requisite dal governo fascista, per esigenze belliche. Fortunatamente tre mesi dopo furono miracolosamente recuperate ancora integre e ricollocate al loro posto nel gennaio dell'anno successivo. L'impianto campanario venne elettrificato nel 1978.
Nel 1980 è stato inaugurato l'attuale orologio elettrico, che ha sostituito il precedente azionato da grossi pesi di pietra. La nuova illuminazione della torre e del castello campanario, invece, è del 2003
Davide D.,  Luca R.

BELLEZZA KM0: LEZIONI DI CITTADINANZA ATTIVA

Cari lettori del Blog,
in questa sezione troverete tutta la corrispondenza intercorsa tra noi e l'Amministrazione Comunale di Sovico. Qui leggerete i nostri report e sarete testimoni del nostro impegno come cittadini attivi. Ovviamemte, cercheremo di documentare tutto in modo dettagliato con foto, video, interviste ecc.
Allora...che cosa aspettate a iniziare a leggere?
Il team di BKM0


REPORT N.1 - GIARDINI AREA EX-MALEGORI 
 
Caro Sindaco e cara sig.ra Cazzaniga,

noi ragazzi del gruppo Bellezza Km0, durante il mese di ottobre, ci siamo recati nei giardini dell'area ex-Malegori e ci siamo accorti che bisognerebbe intervenire, al fine di rendere l'area più sicura e più accogliente.

In partcolare, abbiamo notato che:

- Di fianco all'ingresso c'è una buca profonda circa 25 cm;

- Alcuni giochi sono rotti e, pertanto, pericolosi, soprattutto per i più piccoli;

- Una panchina è rotta, riparata semplicemente con dello scotch, mentre le altre sono da verniciare;

- Il cestino non è ben fissato a terra, traballa;

- La serratura del cancello d'accesso al parco è inesistente: per chiuderlo c'è solo una catena;

- Il cartello situato accanto al cancello d'ingresso e un palo della luce sono instabili;

- Lo scivolo è tutto pasticciato e i gradini per salirvi traballano.

Vi chiediamo, quindi, di voler procedere alla manutenzione dell'area; noi, da parte nostra, ci impegneremo a verniciare le panchine e a ripulire lo scivolo.

Vi preghiamo gentilmente di consegnarci il materiale necessario per lo svolgimento del nostro lavoro, ovvero: vernice, pennelli, stracci, spugne, secchi, detergente.

Ringraziandovi della collaborazione, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.

I ragazzi del gruppo BKM0.

N.B.: in allegato trovate alcune foto che abbiamo scattato durante il nostro sopralluogo 






































REPORT N. 2 - LAGHETTO BELVEDERE

Gentili Signor Sindaco e Ing. Cazzaniga,

noi ragazzi del gruppo Bellezza Km0, durante il mese di ottobre, in qualità di “custodi”, ci siamo recati al Laghetto Belvedere.

Anche qui, come nei giardini di Via Manzoni, ci sarebbero un po' di lavori da fare. Abbiamo infatti notato che:

- la ringhiera attorno al laghetto è instabile,rotta e malmessa;

- i nuovi tavoli sono sporchi e pieni di graffiti;

- all'esterno dell'area, più precisamente nella parte del Comune di Macherio, ci sono casse di polistirolo e resti di bivacco;

- ovunque sono presenti escrementi di animali;

- all'ingresso dell'area è posto un cartello di divieto di accesso ai cani, mentre all'interno c'è un cartello del regolamento del Comune di Sovico dove si dice che i cani possono entrare, purché tenuti al guinzaglio;

- viene depositata l'immondizia domestica;

- manca un cestino: al suo posto c'è una buca;

- le telecamere non funzionano;

- la fontanella deve essere riverniciata.

Data la situazione, ci attiveremo immediatamente per rendere l'area più pulita, ma, siccome non siamo in grado di fare tutto, chiediamo la vostra collaborazione.

Cordiali saluti,

il team di BKM0







Report n. 3 - Laghetto Belvedere

Gentile Sindaco e signora Cazzaniga,
oggi, 27 ottobre 2016, noi ragazzi di Bellezza KM0, siamo andati al laghetto Belvedere.
Abbiamo fatto un giro di ricognizione e ci siamo accorti che l'area era in discrete condizioni: infatti per terra c'erano alcune cartacce, ma non troppe.
Quindi noi, armati di guanti e sacchi di plastica abbiamo raccolto tutta la sporcizia e l' abbiamo messa nei sacchi della spazzatura, suddividendo carta e plastica.
Terminato il giro del laghetto, vicino alla fontana abbiamo trovato un sacco di umido abbandonato, l'abbiamo raccolto e portato a scuola con tutto il resto.
Inoltre abbiamo notato che fuori dall'area, verso Macherio, ci sono dei grandi contenitori di polistirolo, che sembrano resti di un bivacco.
A nostro parere ci sarebbero altri lavori da fare come per esempio:
  1. sistemare la staccionata che circonda il laghetto;
  2. sistemare la fontana;
  3. riverniciare le panchine e i tavoli.
Ringraziandovi della disponibilità e soddisfatti per aver contribuito a rendere l'area più pulita e agibile, vi salutiamo cordialmente.

Emanuel F. e Luca C.